IT Attitude chiude :(

Dopo anni di duro lavoro ed impegno, mio ma non solo, IT Attitude è fallita.

Ho ricevuto l’altro giorno la chiamata da parte dell’avvocato che mi avvisava dell accaduto. C’erano state diverse udienze e diversi rinvii, un po’ dovuti alla pandemia, un po’ al girare di carte dovuto ai meccanismi legali. Io intanto ho provato a trovare una soluzione, cercando di proporre nuove attività a nuovi clienti, ma da solo non sono riuscito ad avviare attività sufficienti a rimettere a posto le cose.

Non è una bella sensazione quella del fallimento. Non è la prima volta che fallisco in qualcosa, però questa volta la cosa è più pesante.

La situazione che però mi sta veramente sullo stomaco è il fatto che tutto questo derivi dal mio errore di aver affidato il futuro della mia azienda ad un cliente di merda. Si è trattato di un errore fatale.

Che lavorare per UniCredit fosse rischioso l’avevo capito rapidamente, eppure nonostante tutto non ho lasciato quando avrei dovuto. Certo, adesso è facile capire quando avrei dovuto lasciare quella palude, però in effetti, con lucidità, anche all’epoca avrei dovuto capire che era un ambiente insano.

Come tutti i fallimenti resta l’esperienza, le competenze acquisite e soprattutto l’amicizia nata con persone fantastiche.

Non è la fine, restano da sistemare alcune situazioni e poi ci sono nuove avventure, però i coglioni girano.

In tutto questo l’udienza contro UniCredit era stata fissata a giugno… Vedremo che succederà, ormai anche solo per curiosità.

2 thoughts on “IT Attitude chiude :(

  1. l’arco della storia sembra il fallimento della mia societa’ di effetti speciali a Los Angeles, uccisa da un cliente a Dubai, incluse le promesse al termine di un primo progetto ed il mio coprire lo staff per mesi prima di rendermi conto che parlava parlava ma non poteva ne’ saldare il primo grande progetto ne’ finanziarne altri. Il cliente era ex-direttore della banca di Dubai – da quella e altre esperienze personali ho imparato a diffidare di chi indossa la cravatta… e per lo piu’ lavora per banche.

    Anche io sono passato dal lavorare per altri ad avere la mia societa’ che e’ durata dal ’95 al ’15. Posso dire che comunque i lavori fatti e la reputazione ottenuta in quegli anni – nonostante il fallimento dovuto appunto a bancari di varie provenienze ed dal mio dargli fiducia – sono cose che danno ancora frutti oggi. Anche l’esperienza del fallimento e’ fondamentale, e chi non l’ha avuta rappresenta un rischio molto piu’ alto di chi ha imparato la lezione a sue spese.

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